venerdì 16 dicembre 2011

Un po' della mia storia e i primi problemi tecnici che ho dovuto affrontare

Ero un bambino di 11 anni quando mi misero in mano questo affare luccicante, si chiamava corno.
Piansi come un matto nella solitudine della mia stanza,  perchè io  già suonavo la chitarra da autodidatta , amavo il pianoforte e avrei voluto studiare questi strumenti. Il   corno  non era proprio nei miei progetti e nei miei sogni di adolescente, perchè studiarlo  avrebbe tra l'altro significato lasciare gli amici delle elementari    del  mio  piccolo  paese (San Carlo),  per recarmi a frequentare la scuola media annessa al Conservatorio di musica Statale G.B Martini di Bologna sezione staccata di Cesena.
Già il nome mi spaventava a morte.Pensate a un bambino di paese che andava a letto dopo carosello nel 1976 e  non ad uno moderno e  smaliziato del 2011 che conosce il mondo attraverso computer o tv.
Mio padre ordino' il mio primo strumento,consigliato dal mio primo insegnante, a Milano: un nuovo fiammante Kalison modello Allegri con campana svitabile che si agganciava con una vite a baionetta.
Subito cominciarono i problemi.
Giunse a casa mia e come aprii la custoria il fusto era schiacciato, completamente ammaccato.
Dovetti rispedirlo alla ditta che me lo rimandò aggiustato,  ma con la laccatura un po' rovinata, Non me la presi più di tanto  perche' sarebbe stato un segno di riconoscimento e il ricordo che dovevo tenerlo bene affinche' non se ne andasse la laccatura anche da altre parti dello strumento; comunque in seguito gli strumenti che ho acquistato li ho pretesi volutamente slaccati perche' nel caso di incidenti le   aggiustature   non si sarebbero potute scorgere.
Iniziai a studiare a Cesena dove nel 1984 oltre alla maturita' classica,  il diploma di armonia complementare ,quello di storia della musica e la patente di guida mi guadagnai l'ambito foglio di carta che mi dava il diritto di chiamarmi professore di corno.
Sai che gusto....
A parte gli scherzi quell'anno per me fu devastante e dopo quell'estate infernale me la diedi alla  pazza  gioia   facendo dormire,non prima di averlo invitato a studiare da solo,il mio corno dentro la custodia per molti mesi.
Pensavo che a 19  anni    dovevo recuperarare tutti i divertimenti persi durante gli anni di studio al consevatorio e al liceo classico.
Partendo da questo presupposto lo abbandonai davvero e mi iscrissi a giurisprudenza anche se poi alla fine del 1985 non  avevo dato esami e mio  padre mi invito' a prendere un ulteriore momento di riflessione e  a partire   militare.
Mi  arruolai nei paracadutisti della folgore e lì ricomparve il corno perchè entrai subito nella banda.
Quando andai per suonarlo non usciva una nota, la macchina era immobile,praticamente inchiodata, ma dovevo suonare quindi armato di attrezzi sotto la guida vigile di un amico smontai da solo i cilindri , li pulii e lo resi ancora efficente.
Fu la mia prima volta.Credo sia un bell'argomento e qundi provo a spiegarne la procedura.
Per pulire i cilindri servono 4  attrezzi: un piccolo martello, un cacciavite,un pezzo di metallo come  un cacciavite ma senza punta,e un pezzo di legno a cui bisogna fare una piccola cavità che poi vi spieghero' a cosa serve.
Per prima cosa bisogna, col cacciavite svitare la vite grande che si trova dietro ai cilindri (una per volta charamente), poi svitare le piccole viti che tengono fermo il cordino,  o la leva se la macchina e' meccanica,per liberare il braccetto che fa muovere il cilindro.
Successivamente bisogna estrarre il meccanismo che ha i due pernini che si fermano sui gommini (azz e' piu' facile  farlo che spiegarlo),
Il passo successivo e' quello di svitare con le mani il piattello corrispondente al cilindro che si vuole pulire che si trova nella parte opposta di dove stiamo operando.
Ed ecco che arriva la parte piu' paurosa aahhahaha.
Tolto il piattello con il martello e il pezzo metallico si procede a togliere il cilindro dal suo sito.
Con un colpetto da dietro mettendo la mano davanti,perchè non cada in terra,  si fa uscire il cilindro.
A questo punto ci appare un mondo nuovo.Abbiamo il cilindro in mano e la camera dove il cilindro ruota e' vuota.
Io la prima volta operai solo con uno straccetto per la pulizia, facendolo   ruotare con un cacciavite per  non  rigare niente all'interno della camera,adesso vi consiglio di usare una bacchetta di legno,avvolgerla nello straccio e ruotare energicamente all'interno della camera del cilindro facendo aderire lo straccio bene alle pareti della stessa.
Il cilindro invece va lavato bene con acqua;di solito si presenta di colore verde se non e' mai stato pulito.
Io uso il detersivo per i piatti poi lo sciacquo bene.
Seconda operazione difficile, ma più a dirsi che a farsi: il cilindro e' composto da un piattello girevole che si trova sopra e ve ne accorgerete mentre lo pulite ( attenti a non farlo cadere in terra se si ammacca e' finita).Riposizionate piattello e cilindro nella loro sede non prima di aver messo una goccia di valve oil sia attorno al cilindro prima di inserirlo che tra piattello e cilindro facendo attenzione a che coincidano i taglietti che troverete sia sul piattello sia sul corno che indicano l'esatta posizione del piattello.
A questo punto prendete uno straccio e col martello e il pezzo di legno con la cavita' che entra nel cerchietto di cui vi avevo parlato all'inizio battete sul cilindro   fino a quando sara' tornato nella sua sede. Potete verificare cio' girando dalla parte sotto.Quando il cilindro ruotera' libero vorra' dire che e' al suo posto.non abbiate paura di battere fate solo attenzione che il pezzo di legno sia ben posizionato e che non si ammacchi il cerchietto.
Operazione conclusa non resta che rimettere la vite grande senza stringere troppo,e rimontare il meccanismo meccanico o a corda che sia e ricomincire a suonare.
A lavoro concluso risulta sempre un'operazione molto gratificante.
Ok per oggi ho scritto abbastanza spero di esservi stato utile e di avervi tenuto compagnia con le mie storie di umile cornista.
 Continuero' la mia narrazione piu' avanti; un saluto e un abbraccio a tutti i miei lettori.

1 commento:

  1. Ciao Giovanni, hai avuto una bella idea...

    adesso è il mio corno ad essere nelle condizioni del tuo prima del servizio militare... accidenti a me...

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